L’automazione forse ci sta sfuggendo di mano…
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Negli ultimi anni c’è stata una enorme moltiplicazione delle automazioni introdotte nel web marketing. Se partiamo da lontano, in principio c’era l’email marketing che attraverso una serie quasi illimitata di email puntava a spingere utenti in basso nel funnel. Poi sono arrivati i messaggi automatici gestiti dai bot sui vari social media. Infine sono arrivati i chat bot che cercano di replicare comportamenti umani nella gestione del cliente.
Esagerare non è mai la soluzione.
Tutti quelli citati sopra possono essere strumenti molto utili per chi fa web marketing, ma ultimamente forse a qualcuno sono sfuggiti un po’ di mano.
Se in una settimana mi mandi venti email dicendomi che è la mia ultima opportunità per aderire alla tua irrinunciabile offerta, non solo sono portato a non crederti, ma mi rompi anche un po’ le scatole.
Se il tuo bot mi manda un messaggio di benvenuto e un’offerta di consulenza in web marketing quando sono evidentemente uno studio di consulenza digitale, c’è qualcosa che non va…
Quando mi mandi un sms a freddo, per una offerta, mentre io magari sono nel bel mezzo di una riunione di lavoro, io mi ricorderò certamente di te, ma sopratutto mi ricorderò di non comprarti mai niente!
La user experience non è un’optional, almeno non dovrebbe esserlo mai. Ma l’esperienza dell’utente inizia da ogni contatto azienda/utente. Anche il modo in cui cerchiamo di attirare nuovi utenti verso i nostri prodotti o servizi è parte integrante dell’esperienza di un utente.
L’automazione fa bene alle aziende che la usano in modo intelligente.
Tutti questi sistemi di vendita sono parte integrante di molte strategie di web marketing, ma vanno programmati in modo corretto cercando di fornire informazioni di qualche valore all’utente, possibilmente nel momento opportuno.
Automazione non dovrebbe significare interruption marketing. Al contrario dovrebbe essere un sistema impeccabile che fornisce informazioni rilevanti nel momento più opportuno.
Le IA sono già tra di noi, ma il fattore umano è ancora determinante.
L’uso delle intelligenze artificiali, sopratutto nell’ambito della customer care, è già frequente per le grandi aziende che si possono avvalere del supporto di partner specializzati in questo tipo di servizi.
Nelle piccole e medie imprese si osserva invece un uso spesso approssimativo di questi strumenti. Questo modo di operare non solo non favorisce l’azienda, la sua immagine e l’interesse degli utenti per i suoi prodotti e servizi, ma spesso addirittura può danneggiarla.
Il fatto che sul mercato siano disponibili certi servizi, non implica di per sé il doverli impiegare tutti necessariamente.
Tutti ormai conosciamo il potenziale dei big data e le possibilità connesse al native e al programmatic advertising, ma se il mio cliente ha un budget di 500 € al mese, non gli prospetto questo tipo di intervento. Magari è più saggio investire in acquisizione di guest post e dedicarsi alle digital pr.
Dietro ogni strumento digitale c’è sempre il fattore umano a determinare il successo o il fallimento di una strategia. Servono competenze, studio e aggiornamento professionale continuo per gestire al meglio ognuno di questi strumenti.
Web marketing non significa fare tutto ad ogni costo, ma fare il meglio con i budget che hai. Sopratutto se sei un nano.
Tutti vorremmo lavorare con i budget di Coca Cola, Nike o Apple, ma quando si lavora con piccole aziende bisogna misurare bene i propri passi e ragionare su ogni scelta.
Ogni decisione che prendiamo per un cliente implica spesso l’abbandono di altre strade ed altre opportunità. Valutare con attenzione al momento quale scelta sia più adatta nel processo di crescita previsto dal nostro piano strategico digitale è indispensabile.
Attivare programmi di automazione senza un’attenta valutazione della loro funzione e del loro funzionamento, non significa stare al passo con i tempi. Significa dare l’impressione che dietro i messaggi ci sia esattamente quello che c’è. Un programma ottuso che non sa con chi sta parlando e perché.
Sono ancora le persone con le loro competenze a determinare il successo di un’azienda.
Purtroppo non è stato ancora inventato un programma che ti permette, schiacciando un pulsante, di guadagnare migliaia di euro al mese, per quanto a molti piaccia crederlo.
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