• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa al piè di pagina

SnapBit - Web Marketing e Comunicazione

Marketing e Comunicazione per PMI e Professionisti

  • Blog
  • SnapBit project
  • Servizi WEB
  • Contatti

Blog, Web Content · Giugno 25, 2018

5 motivi per cui gli utenti non leggono i post fino in fondo.

Home » Blog » Web Content » 5 motivi per cui gli utenti non leggono i post fino in fondo.

Ogni articolo che scriviamo ha uno scopo.

Contents

  • 1 Ogni articolo che scriviamo ha uno scopo.
  • 2 Errore 1: troppa aria fritta e nessun contenuto di interesse per l’utente.
  • 3 Errore 2: Focalizzare ogni post su un argomento e uno soltanto.
  • 4 Errore 3: pagine e post, tutto troppo complicato.
  • 5 Errore 4: senza emozione non si vende neanche il detersivo per il cesso.
  • 6 Errore 5: quando hai finito di scrivere rileggi, correggi e assicurati che tutto sia fluido e senza intoppi.

Inutile girarci intorno, ogni volta che scriviamo un post, un articolo per il nostro sito, abbiamo uno scopo. Ogni post concepito in modo efficiente ne deve avere uno.

Vogliamo che l’utente compili un form, lasci il suo indirizzo email, compri un prodotto o un servizio, si interessi ai servizi che offriamo e inizi a seguirci con attenzione, il minimo che ci aspettiamo è che condivida il nostro fantastico articolo con i suoi contatti.

 

Per ottenere ognuno di questi obiettivi, il primo passo da compiere è che l’utente che ci legge arrivi fino in fondo al nostro articolo, ma troppo spesso questo non succede. Quando un’utente ci abbandona senza terminare la letture qualche errore forse c’è. E allora vediamo quali sono gli errori più comuni che commettiamo, tutti prima o poi, quando scriviamo un post che dovrebbe convertire.

Errore 1: troppa aria fritta e nessun contenuto di interesse per l’utente.

I lettori del web hanno un basso livello di attenzione. Utilizzare frasi molto lunghe e che non dicono praticamente nulla è il modo più efficace per buttare fuori dal nostro sito web un utente, che pure ci aveva concesso la sua fiducia e i suoi venti secondi di interesse.

Meglio andare subito al dunque ed evitare bla bla bla per allungare il brodo, o peggio ancora cercare di incantare Google… Anche quelli di Alphabet ormai ci vedono lungo sui contenuti.

Molti post non vengono letti fino alla fine i 5 errori più comuni da evitare

Errore 2: Focalizzare ogni post su un argomento e uno soltanto.

Molto spesso quando ci mettiamo davanti alla tastiera per scrivere un nuovo post partiamo con un obiettivo principale, ma guardiamo anche ad altri obiettivi secondari.

Questa strategia, che apparentemente potrebbe sembrare vincente, in realtà frammenta l’interesse del lettore, lo disorienta e lo porta ancora una volta ad abbandonare la nostra pagina prematuramente.

Questo errore non riguarda solo i post del blog, ma molto spesso anche le pagine prodotto. Va bene che il vostro prodotto “purifica e ammazza i vermi, fa risplendere la cucina e i pavimenti e di solito non incolla carta e vetro”… ma così avete perso l’interesse di tutti gli utenti che cercavano una soluzione al loro specifico, importantissimo problema.

Meglio concentrarsi su un unico obiettivo e dedicargli il massimo dell’attenzione.

Errore 3: pagine e post, tutto troppo complicato.

Le persone cercano risposte semplici a problemi complessi. Quando noi scriviamo il contenuto di una pagina web o di un articolo per il blog dobbiamo puntare alla massima semplicità e chiarezza.

Frasi troppo lunghe, concetti resi troppo complessi, spiegazioni contorte, portano il lettore ad abbandonare la pagina. In fondo è come se chiedessimo al nostro lettore di fare il lavoro al posto nostro. Parliamo come un libro universitario, mentre il lettore cerca una spiegazione semplice e la migliore soluzione alle sue esigenze.

La parola d’ordine è semplicità e di nuovo zero aria fritta.

Errore 4: senza emozione non si vende neanche il detersivo per il cesso.

Ok, tutti i prodotti, di tutte le aziende, che evidentemente sono leader di mercato, fanno davvero miracoli! Ma non è con questo tipo di argomentazioni che si coinvolge un utente emotivamente.

Mercedes fa delle gran belle auto, ma nelle sue pubblicità vende uno stile di vita, uno status, un’emozione appunto, non un otto cilindri. Questo vale per qualsiasi prodotto.

In questo momento mi trovo a seguire un nuovo cliente che lavora nella ristorazione e facendo un’analisi di scenario, scopro che tutti parlano nello stesso modo, i vari marchi della nicchia in cui opera il mio cliente sono praticamente indistinguibili. Parlano di prodotto, di dop, doc e qualità… ma non basta.

Metodo Headlines - Emotion - Emoziona

Mcdonald’s non vende panini nella sua comunicazione, ma bambini e famiglie felici, ragazzi giovani, sorridenti e innamorati. Lo stesso fa Coca Cola da circa un secolo.

Proviamo a parlare al lato più emotivo del nostro lettore, raccontiamogli del successo che può avere con i nostri servizi, del tempo che può guadagnare dedicandolo a quello che gli piace, delle emozioni che può provare interagendo con noi, i nostri prodotti o i nostri servizi.

Ogni prodotto o servizio nasconde un punto di vista emozionale, troviamolo e parliamo di quello.

Errore 5: quando hai finito di scrivere rileggi, correggi e assicurati che tutto sia fluido e senza intoppi.

Il cerchio è completo, perché con questo errore si ritorna al punto 1, la carenza di attenzione. I lettori online concedono brandelli di attenzione e a volte anche una sola frase a vuoto ci fa perdere il nostro lettore.

Quando scriviamo un post o il contenuto di una pagina web, rileggere tutto alla fine è essenziale. Correggere errori che distraggono e sanno di sciatteria. Può capitare a tutti, ma è bene ridurre al minimo questa eventualità.

Ancora più importante degli eventuali errori è la fluidità e la pulizia di quello che abbiamo scritto.

Evitare ogni passaggio a vuoto e affrontare l’argomento che volevamo come un coltello affonda nel burro. Diritti, diretti senza esitazioni o fronzoli inutili.

 

Archiviato in:Blog, Web Content Contrassegnato con: SEO e Content

Eduardo Grimaldi

Interazioni del lettore

Ti potrebbe interessare anche...

I tre ambiti di intervento della SEO oggiSEO 2019
L’importanza delle Keyword a coda lunga.Long tail keywords - la coda lunga delle parole chiave
Da Zero a SEO: il corso SEO per vincere nel web!
Lo storytelling è ancora vincente!Storytelling e web marketing un connubio perfetto.
Yandex metrica, le analisi oltre Google AnalyticsI grafici di Yandex Metrica sul traffico web

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Resta in contatto

Iscriviti alla nostra newsletter per gli aggiornamenti.

Footer

Snapbit Strategie di Marketing e Comunicazione
Eduardo Grimaldi

Viale Marche, 66 - 20159 Milano ph. w-app. +39 331 9535 091

Privacy Policy

Site map

  • Snapbit – Marketing e Comunicazione
  • Blog
  • Contatti
  • Servizi WEB
  • SnapBit project

Contenuti

affiliation marketing Analisi di mercato e report sul digitale analisi e web strategy Eventi Facebook e Instagram Formazione hosting Immagini e Video Innovazione Local search native advertising e campagne ads plugin e tools SEO e Content Sito Web Struttura e Codice Social media marketing trading online

Social Media

  • Facebook
  • Instagram
  • LinkedIn
  • Pinterest
  • Twitter
  • Youtube

Copyright © · SnapBit.it · Eduardo Grimaldi