Yoast SEO: il semaforo più amato/odiato del web.
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Yoast SEO è uno dei plugin più discussi sul mercato. Il plugin dedicato alla SEO – Search Engine Optimization – di Yoast può vantare schiere di appassionati e un’altrettanto folta schiera di denigratori. A qualsiasi incontro sulla SEO mi sia capitato di partecipare non è mai mancata qualche stoccata a Yoast SEO. Né qualche applauso per la sua utilità.
Yoast Seo è un plugin dedicato alla SEO on page, che attraverso un indicatore a tre luci, un semaforo, tenta di fornire delle utili indicazioni sull’ottimizzazione in chiave SEO dei contenuti di una pagina web.
Ci sono diversi plugin che hanno la stessa funzione, ma Yoast sembra essere quello che riscuote maggiore interesse, e senz’altro le maggiori polemiche tra esperti e principianti.
La SEO – Search Engine optimization.
La SEO dovrebbe essere al centro dell’interesse di chiunque gestisce i contenuti di un sito web o un Blog. In pratica la SEO punta ad ottimizzare i contenuti di una pagina web per renderli visibili e comprensibili ai motori di ricerca.
In realtà al motore di ricerca, Google, che da solo vale il 95% delle ricerche on line.
Il web oggi si basa tutto sul binomio domanda – query – e risposta – web content. Di questa relazione ho scritto nel precedente post sull’Inbound Marketing.
La buona SEO dovrebbe insegnare a scrivere per gli utenti e contestualmente rendere quei contenuti comprensibili dai Google bot. Perché se è vero come è vero, che un contenuto di valore deve trovare l’interesse degli utenti, è altrettanto vero che se Google non comprende il senso dei vostri contenuti on line, non li indicizza in modo corretto e quindi il vostro post non intercetterà la query di ricerca a cui risponde. Nel peggiore dei casi, sarà del tutto invisibile.
Yoast SEO serve davvero?
Per aiutare, sopratutto i meno esperti, Yoast ha introdotto il suo plugin gratuito per la SEO on page. Una volta installato il plugin su wordpress, in fondo alle pagine e agli articoli del blog avremo una nuova finestra dedicata alla ottimizzazione SEO by Yoast.
Le funzioni interessanti che consente il plugin Yoast riguardano essenzialmente la messa a punto dello snippet. È molto facile impostare con Yoast il titolo in modo ottimale, mettere a punto l’url, o se preferite lo slug, oltre che definire in modo corretto la description. Altra funzione utile è quella che permette di impostare in modo corretto e semplicemente open graph e Twitter card. Queste impostazioni ci consentono un controllo ottimale delle anteprime dei nostri contenuti sui social media.
Il semaforo di Yoast.
Quello che rende amato e odiato Yoast SEO è in realtà il suo semaforo. Come potete vedere dall’immagine, Yoast valuta i contenuti di un post o di una pagina assegnando un colore verde, giallo o rosso a una serie di parametri. Il semaforo di Yoast spinge molti a creare contenuti seguendo le lucine, invece di attenersi ad una ottimale esposizione delle informazioni.
La colpa non è di Yoast SEO e del suo semaforo, ma al massimo di chi ne è schiavo.
Tra le indicazioni molto criticate che il plugin offre, ci sono anche quelle relative alla leggibilità. Anche in questo caso seguire in modo acritico i suggerimenti di Yoast può essere un errore. Nessun esperto SEO conta davvero il numero di parole e la lunghezza di un post. Si scrive quello che serve né più né meno, con buona pace del semaforo.
Personalmente trovo utile avere un controllo sulla eccessiva lunghezza delle frasi. Le frasi troppo lunghe determinano difficoltà di comprensione. Questo è valido anche nel giornalismo, che persegue una scrittura semplice e diretta. Dare un’occhiata alla percentuale di frasi che superano le venti parole può essere un’utile indicazione.
Il concetto resta sempre quello di non esserne schiavi.
Per i più sbadati Yoast ricorda l’importanza di inserire nell’articolo o nella pagina almeno una immagine. Chiaro che per un esperto magari questo è superfluo, ma per chi è agli inizi può essere un valido richiamo.
Yoast SEO si o no?
Utilizzare Yoast SEO pensando di avere un’ottimizzazione perfetta è pura fantasia. Un plugin non può in nessun caso sostituire un esperto di SEO, figura tra le più richieste e pagate nel mondo web. Proprio questo tipo di aspettativa crea tutte le polemiche e l’ironia nei dintorni del semaforo web.
Yoast SEO è uno strumento, che utilizzato in modo corretto, può aiutare nella gestione della SEO on page, ma non può risolvere ogni problema.
Se vale la pena usarlo? Per me certamente si.
Avete idee diverse? Vi ascolto.
Consigli di lettura sull’argomento SEO.
Un Ottimo testo di Marco Maltraversi SEO e SEM. Guida avanzata al web marketing
In alternativa potete leggere il simpaticissimo Salvatore Russo SEO & content. Content marketing efficace e strategie SEO vincenti
Buona Visione.
Quo vado? – regia Gennaro Nunziante – 2016
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