La ricerca delle parole chiave e Google.
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La ricerca delle parole chiave è il punto di partenza per la creazione di qualsiasi contenuto on line di valore. È un lavoro lungo, che richiede diverse analisi e altrettanti strumenti, ma è anche un lavoro necessario.
Fare keyword research è il lavoro preliminare per comprendere il search intent degli utenti, alla ricerca di informazioni su aziende, prodotti o servizi on line.
Quando creiamo un contenuto l’obiettivo prioritario è rispondere ad una domanda di un ipotetico utente del web. Fare un’attenta analisi delle parole chiave è l’attività che ci permette di individuare la domanda. Una premessa indispensabile a dare la migliore risposta.
In fondo è un po’ come a scuola, ascolti la domanda del professore e cerchi di rispondere nel modo migliore possibile. A scuola ti danno un voto, sul web, per certi versi è lo stesso.
Cosa sono le parole chiave o keywords.
Ma partiamo col definire cosa sono le parole chiave. Ogni giorno su Google vengono cercate una miriade di informazioni. Ogni volta che un utente fa una ricerca, Google associa alla query (domanda), un risultato (una pagina web).
L’obiettivo principale nella creazione di contenuti on line è quello di fornire informazioni utili e di qualità agli utenti.
Per fare questo è necessario passare dall’analisi delle parole con cui gli utenti chiedono informazioni on line. Le parole utilizzate nelle ricerche di Google, che identificano un argomento, vengono definite parole chiave.
È evidente che non tutte le parole vengono cercate con la stessa frequenza. Distinguiamo l’importanza delle Keywords in base ai volumi di ricerca. Più una parole viene cercata, maggiore è il volume di traffico che sviluppa e di conseguenza maggiore è il suo valore economico.
Competere su parole chiave singole o con grandi volumi di ricerca ci espone ad una maggiore concorrenza. È il luogo del web dove si muovono i grandi marchi ad alto potenziale di investimento. È la guerra degli Adwords, dei grandi investimenti in brand awarness, dei grandi investimenti economici.
Le parole chiave più cercate su Google sono spesso anche quelle meno definite. Il temine scarpe è molto cercato su Google, ma è altrettanto generico. Maggiore sarà la specificità delle parole chiave minori saranno i volumi. La keyword “scarpe da donna rosse con tacco alto a spillo” avrà indubbiamente un volume minore nelle ricerche che il semplice termine di ricerca “scarpe”.
Le long tail Keywords.
A questo punto è necessario introdurre il concetto di Long Tail Keyword, parole chiave a coda lunga. Possiamo distinguere una parola chiave in tre segmenti diversi: testa, corpo e coda. Il grafico sotto chiarisce il concetto di Long tail Keyword e della differenza in volume di ricerche.
Tornando al nostro esempio di ricerca “scarpe da donna rosse con tacco alto a spillo”, “scarpe” è la testa, “da donna rosse” potremmo definirlo il corpo, “con tacco alto a spillo” è la coda.
La precisione della ricerca indica anche intenti diversi.
Chi cerca “scarpe” sta dando uno sguardo svogliato in giro. Come fare lo struscio nelle vie dei negozi in centro il sabato pomeriggio.
L’utente che cerca “scarpe da donna rosse” sta guardando le vetrine e scegliendo le scarpe che vuole comprare, in base al prezzo, al gusto personale, allo sconto o alla simpatia del venditore.
Chi cerca “scarpe da donna rosse con tacco alto a spillo” sta cercando qualcosa di molto ben definito e quando la trova la compra.
Questo chiarimento ci porta ad una valutazione successiva. Nelle parole chiave a coda lunga c’è molta meno concorrenza, inoltre ci sono utenti più vicini alla conversione. Sono meno in numero assoluto, ossia in volume, ma molto più determinati.
In un piano di analisi delle parole chiave per un sito, gli articoli di un blog o altri contenuti, si cerca di intercettare utenti diversi. Posizionarsi nella serp di Google in base, sia alle keyword più secche a maggior traffico, sia su quelle a coda lunga.
Sulle parole chiave secche sarà sicuramente più difficile raggiungere la prima pagina dalla serp di Google. Dipende molto dal trust del sito web e da tanti altri fattori che non mi dilungo qui a descrivere.
Per le Keyword long tail sarà più semplice raggiungere un buon posizionamento ed andare a intercettare quegli utenti con le idee abbastanza chiare. Sicuramente pochi, ma pronti a convertire.
Come individuare e selezionare le migliori parole chiave.
Gli strumenti di Google.
Da dove iniziare la ricerca delle parole chiave. Una buona pianificazione delle parole chiave parte da un’analisi accurata che non potrebbe iniziare da altro punto che una attenta analisi della serp di Google e quindi dei potenziali concorrenti.
Dalla serp di Google possiamo già avere un’idea della competizione su una keyword in base al numero di annunci a pagamento presenti in serp. Una parola chiave ad alta competizione avrà molti annunci a pagamento, riconoscibili dal rettangolino verde “add” sotto lo snippet.
Dalla serp di Google abbiamo altri due utili aiuti. Il primo viene dalla funzione di completamento automatico del motore di ricerca, che ci dice in pratica quali sono le ricerche più frequenti.
Altro valido aiuto lo troviamo al fondo della serp, con le ricerche correlate. Ci indicano gli ampliamenti possibili del ventaglio di parole chiave da utilizzare.
Ancora Google ci viene incontro con lo strumento di pianificazione delle parole chiave di AdWords.
Impostando le Keywords a cui siamo interessati, Google ci suggerisce una serie di parole chiave. Oltre ai suggerimenti ci da informazioni sul valore economico delle singole parole chiave, il volume medio delle ricerche mensili ed il livello di competizione.
La tentazione immediata per tutti è andarsi a posizionare sulle parole chiave più importanti e ricercate. Il consiglio è evitare di andarsi a posizionare in una competizione eccessivamente affollata.
Molto più saggio cercare acque tranquille a bassa concorrenza. Parole chiave con minore concorrenza, come già detto, possono offrirci migliori opportunità di posizionarci in un segmento di nicchia. Un’analisi delle parole chiave fornita da AdWords può darci utili indicazioni su quali Keywords è meglio puntare e quali evitare.
Tool gratuiti per la ricerca delle parole chiave.
Answer the public.
Answer the public è un tool molto interessante e anche bello graficamente. Fornisce suggerimenti per l’ampliamento delle parole chiave da utilizzare, associandole a domande, preposizioni e infine organizzando i risultati in ordine alfabetico.
SEO Hero.
Uno strumento molto utile è SEO Hero. Anche in questo caso un tool gratuito. Quando lanciamo una ricerca su una parola chiave, SEO Hero analizza i risultati delle prime cento pagine della serp di Google. Da questa analisi estrae i termini che in ottica SEO e secondo regole semantiche, Google si aspetta di trovare in un testo.
Quando parliamo di uso delle Keywords, non si può pensare ad operazioni tipo keyword stuffing. La pratica di utilizzare a sproposito parole chiave, per imbottire un testo senza senso. Questo modo di lavorare è stato superato dal tempo e dalle capacità di interpretazione dell’algoritmo di Google.
Oggi quando lo spider di Google analizza una pagina, cerca di comprenderne senso e funzione. È evidente che oltre alle parole chiave ci dovranno essere sinonimi, termini correlati e tutta un’altra serie di parametri che solo dalle parti di Mountain View conoscono.
SEO Hero ci aiuta a capire quali termini utilizzare per migliore la comprensione e la leggibilità dei nostri testi sia per gli utenti che per Google.
Nella sua doppia finestra SEO Hero ci propone i termini singoli a sinistra. A destra ci propone keyword composte da più parole. Per un utilizzo ottimale dello strumento vi consiglio la visione del video tutorial di SEO Hero. Molto chiaro e utilissimo per capire i dati presentati dal programma.
Keywordshitter.
Keyword shitter è un altro tool gratuito, per chi non si accontenta mai delle parole chiave a disposizione. Funziona in modo semplice. Inserite la vostra parola chiave nella finestra. Date il comando di avvio, letteralmente “shit keyword”, e inizia un profluvio di parole chiave.
Un consiglio, ricordatevi di dargli lo “stop job” altrimenti va avanti all’infinito!
Molte keyword suggerite sono spesso fuori contesto, sopratutto in casi che generano ambiguità. Come potete vedere sopra è possibile aggiungere dei filtri alla ricerca, sia in senso positivo che negativo. Questo può aiutare a limitare il campo. In ogni caso è uno strumento per avere una visione molto ampia.
E tutti gli altri tool?
È impossibile citare in un solo post tutti gli strumenti per la ricerca delle parole chiave. Ci sono tanti altri strumenti utilissimi, anche molto ben fatti, di cui parleremo a parte.
SEO Zoom, la migliore suite di ricerca keyword per l’Italia realizzata dal bravissimo Ivano Di Biase. SEMRush, molto forte quando si lavora in inglese, o su mercati internazionali. Keyword Explorer il tool gratuito per l’analisi delle keyword di Vittorio Urzì.
Organizzare i contenuti senza perdersi.
L’utilizzo di tutti questi strumenti richiede necessariamente un lavoro di selezione e sintesi dei risultati. Si passa attraverso la valutazione dei volumi di traffico, della concorrenza, del livello di difficoltà e dal punto di vista dell’opportunità in termini di posizionamento.
Le parole chiave scelte vanno organizzate in gruppi logici. Anche per questo esistono dei tool, ma non ne parlo qui.
Infine si arriva al momento di scrivere cercando di mettere ordine tra le troppe idee. Montagne di concetti, sballottati tra la vastità degli argomenti e l’esiguità dell’attenzione dei lettori. Un lavoraccio insomma! Vale comunque la pena farlo. Sbagliare, correggere, riprovare, riscrivere e rimaneggiare. Poi ogni cosa inizia ad andare al suo posto e arrivano i primi risultati.
Affidarsi a un consulente o investire in formazione.
Mai scartare l’idea di farsi aiutare da qualcuno esperto. No, non mi riferisco a vostro cugino. A volte per avere dei risultati bisogna investire. Ultimamente qualcuno ha detto: ” se pagate noccioline, lavoreranno per voi solo le scimmie…”.
Ecco, a volte è necessario investire. Su se stessi, in formazione, oppure affidarsi a qualcuno che ci guidi, un consulente SEO o di web marketing.
Il web non è sempre un mare tranquillo. Ha le sue tempeste improvvise. Meglio essere preparati.
Buona ricerca e buona visione.
Palombella rossa – Regia di Nanni Moretti – 1989
Ciao parli di tool in grado di organizzare le keyword in gruppi logici.
Quali sarebbero? Grazie
Ciao Antonio,
puoi trovare diversi tool gratuiti che permettono di organizzare logicamente le tue ricerche keyword.
I primi che mi vengono in mente sono Freeplane, Freemind o Mindmanager